Assicurazioni: gli italiani ne sanno davvero poco
Assicurazioni: gli italiani ne sanno davvero poco
La conoscenza di base sul mondo delle assicurazioni in Italia è davvero molto bassa; è il risultato di un’approfondita indagine dell’Ivass con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dalla Doxa.
Dalla ricerca è emerso che sulla conoscenza di base e dei prodotti, in media, gli italiani raggiungono un punteggio di 30,4 su una scala da 0 a 100, molto al di sotto della sufficienza.
Attraverso l’analisi dei vari indici è emerso che anche il punteggio generale rispetto alla copertura assicurativa non obbligatoria è piuttosto basso (54 su 100) come a dire che gli italiani non si tutelano abbastanza.
Fiducia, conoscenza e capacità di orientarsi
L’indagine è stata effettuata su un campione di oltre 2mila persone, rappresentative degli adulti italiani.
Guardando ai vari indici il dato che colpisce di più è quello della scarsa conoscenza di base (30,4).
Questa cambia molto a seconda delle aree geografiche (migliore al Nord e peggiore al Sud) e del titolo di studio: a una più alta scolarizzazione si associa una maggiore consapevolezza.
Compensano solo in parte alcuni indici più alti come la fiducia verso il mondo assicurativo che arriva a 59,5 su 100.
Significativa è la differenza nei punteggi tra chi possiede solo polizze obbligatorie (57,5) e chi invece ha sottoscritto anche polizze non obbligatorie (61,0).
Si supera la sufficienza anche nella media per quanto riguarda la “logica assicurativa”, che misura la capacità di orientarsi, ovvero di individuare i corretti collegamenti logici tra concetti in ambito assicurativo. La logica assicurativa si attesta su un punteggio medio complessivo di 63,7.
Conclusioni: siamo sotto la sufficienza
A partire dagli indici di conoscenza assicurativa, fiducia, avversione al rischio, logica assicurativa ed efficacia della comunicazione assicurativa è stato costruito un indice generale di assicurazione che ammonta a 54,0.
In sostanza gli indici sulla conoscenza di base e sulla conoscenza dei prodotti assicurativi mostrano punteggi poco confortanti: in una scala da 0 a 100, la conoscenza di base si attesta su 40,6 e la conoscenza dei prodotti assicurativi su 20,1.
Gli italiani, pertanto, sembrano essere ben lungi dalla sufficienza per quanto riguarda la conoscenza assicurativa. La situazione appare più critica per le donne, rispetto agli uomini. Le donne, infatti, raggiungono un punteggio medio di 32,5 (rispetto al 49,3 degli uomini).
C’è anche un altro elemento interessante: la cosiddetta “overconfidence”, ovvero molti intervistati pensano di saperne molto di più di quanto emerge dai risultati.
Si manifesta soprattutto nella differenza fra la percentuale di chi afferma di conoscere le polizze e chi risponde correttamente a tutte le domande, sia sulla definizione corretta della polizza sia individuando quelle scorrette. Tanto che la maggior parte si ritiene talmente esperto da non necessitare consulenze professionali.
La realtà è che in ambito assicurativo ci sono ancora tanti preconcetti, tante convinzioni errate e pregiudizi. Eppure sta diventando una parte sempre più importante delle nostre vite e se ancora non ce n’eravamo accorti, il coronavirus ci ha fatto capire come gli imprevisti siano sempre in agguato.
Affidarsi a operatori competenti e trovare le polizze migliori oggi può fare la differenza per avere un futuro più sereno.